domenica 9 settembre 2012

FRANCIA 2012: IL MASSICCIO CENTRALE

Proseguono le attività legate al gemellaggio tra il Gruppo GEO e l'associazione Amicale Laique di S.Genis Laval (Lyon) che si rinnova ogni anno con una settimana da passare insieme, alternativamente in Italia negli anni dispari e in Francia negli anni pari. Dopo la settimana da noi organizzata in Versilia lo scorso anno, siamo tornati nuovamente in Francia, proseguendo la scoperta di luoghi meno conosciuti ma di grande interesse ambientale, escursionistico e turistico. Nel 2010 avevamo esplorato il Parco Naturale del Queyras, nei pressi del Monviso, mentre quest'anno la zona di interesse si è spostata verso il centro della Francia, nel Massiccio Centrale.

In particolare abbiamo visitato la Regione dell'Auvergne e, al suo interno, i Dipartimenti del Puy-de-Dôme e del Cantal. Campo base Le Mont Dore. La zona è nota in particolare per la presenza dei 'vulcani spenti' di cui approfondiremo la conoscenza più avanti. Qui sotto è visibile il paese di Mont Dore e sullo sfondo la vetta della Banne d'Ordanche.

Il viaggio è cominciato con una sosta dai nostri amici francesi che ci hanno gentilmente ospitato nelle loro abitazioni per un giorno e una notte (il nostro gruppo era di ben 28 persone...) e ci hanno accompagnato in una breve visita di Lyon e di S.Genis Laval.
E' sempre un piacere rinnovare i valori del nostro gemellaggio, con la speranza che possa continuare per molti anni ancora, nonostante l'innalzarsi dell'eta' media su entrambi i fronti.

26/8: BANNE D'ORDANCHE
Si comincia male... nebbia e tempo bruttino! La cima della Banne D'Ordanche (1512 m) viene raggiunta purtroppo in mezzo alla nebbia che impedisce di godere della magnifica panoramica presente sulla cima, testimoniata soltanto dalla tavola di orientamento che qui è stata installata.

A tratti il tempo ha cominciato un pò ad aprirsi e il sole è venuto a salutarci, annunciando il bel tempo che ci seguirà più o meno per tutta la settimana e permettendo la vista delle vette più importanti della zona, il Puy de Dôme e il Puy de Sancy, che saliremo nei giorni successivi.
Ogni giornata è stata suddivisa in percorso trekking, fino a metà pomeriggio, e visite di carattere turistico nella seconda parte del pomeriggio. Per il primo giorno la visita turistica ha interessato il museo 'Maison de la Toinette'.

27/8: PUY DE SANCY
Il Puy de Sancy, con i suoi 1886 m, rappresenta la cima più alta del Massiccio Centrale ed è situato proprio sopra il nostro campo base di Mont Dore, sulla testata della valle. Di conseguenza, per chi ha percorso l'intero anello della valle, non è stato necessario alcun spostamento di macchine. L'anello si è svolto quasi interamente in cresta e in una giornata di tempo meraviglioso, consentendo di apprezzare i bellissimi panorami dell'intero Massiccio Centrale.


La salita dal campo base fino al crinale, si è svolta attraverso bei boschi ricchi di acqua, con qualche cascata di notevole incanto.

Dunque, partendo dalla quota di circa 1100 m di Mont Dore siamo saliti fino al primo rilievo importante presente sul crinale, la Roc de Cuzeau (1737 m), proseguendo poi il saliscendi della dorsale in direzione del Puy de Sancy, la nostra meta. La morfologia del territorio ricorda vagamente alcune zone dell'Italia centrale, come i Monti della Laga o i Monti Sibillini, con in più la presenza dei vulcani spenti della zona del Puy de Dôme. Più in basso, le zone boscose non sono troppo diverse da quelle che abbiamo in Toscana, anche se le dimensioni delle aree boschive sono ben più ridotte.

Nonostante si trattasse di un lunedì, la cima del Puy de Sancy era molto affollata, segno evidente dell'importanza di questa vetta per il turismo locale, tale da realizzare un impianto di risalita e da portare alla costruzione di un percorso interamente su scale di legno fino alla vetta (cosa già vista anche sulla Banne d'Ordanche e che vedremo in altri casi nei giorni successivi).

La vista del Puy de Sancy è comunque di notevole bellezza e non ci ha mai abbandonato per tutto l'intero percorso della giornata.

La discesa per l'altro versante della valle di Mont Dore è stata altrettanto interessante, con qualche breve passaggio attrezzato. Notevole è la vista di Mont Dore dalla cima  di La Capucin (1468 m) piccola vetta proprio sopra il paese. Con il tempo rimanente poi, breve visita in paese.

28/8: PUY DE DÔME
Altra giornata cominciata male, nebbia e pioggia. Si decide di salire tutti alla cima del Puy de Dôme utilizzando il trenino turistico, in attesa di eventuale miglioramento del tempo. Lungo la strada, breve sosta per la visita alla meravigliosa chiesa romanica di Orcival.

Per quanto riguarda il trenino dei Dômes, ovvero della zona dei vulcani spenti di cui il Puy de Dôme (1465 m) è il più alto, bisogna ammettere che turisticamente la cosa è molto ben organizzata. Il trenino a cremagliera è stato inaugurato da pochi mesi, insieme alle due stazioni di partenza e arrivo. Il percorso è di tipo elicoidale e permette di girare intorno alla montagna in modo da garantire la visione completa del paesaggio circostante.

La cima stessa è stata attrezzata in modo turistico con un percorso ad anello dal quale si può ammirare i vulcani di minor altezza posti nel gruppo montuoso. Sulla cima sono presenti le rovine dell'antico Tempio di Mercurio e la più recente antenna visibile da molti km di distanza. Il Puy de Dôme è famoso anche come punto di arrivo di alcune tappe del Tour de France. Nel frattempo il miglioramento del tempo ci ha permesso di iniziare il percorso trekking della giornata, raggiungendo la cima del cratere del Puy Pariou.

Al termine del trekking si parte poi con la visita turistica al Volcan de Lemptegy, dove le guide illustrano in lingua originale tutta la geologia del territorio circostante durante un percorso di sopralluogo nel sito vulcanologico. Segue filmato riassuntivo e breve esperienza in 4D.

29/8: IL CANTAL
Giornata completamente turistica nel Dipartimento del Cantal, circa 80 km a sud di Mont Dore. Si comincia con una esperienza abbastanza particolare: le Velorail, ovvero le biciclette sui binari.

Si deve ammettere che questo è un modo intelligente di riciclare una linea ferroviaria dismessa ricavandone un guadagno. Segue la visita turistica del bellissimo borgo medioevale di Salers, ricco di storia e di negozietti deliziosi.

Ma Salers ha anche due altri significati importanti: la mucca di razza Salers (dalla quale nasce il formaggio Salers AOC, ovvero la DOP francese) e il liquore Salers a base di radice di Genziana. La visita ad un sito di produzione di formaggio e di liquore ha permesso di arricchire la conoscenza del luogo e di fare qualche interessante acquisto.
A seguire, breve (purtroppo...) visita al Chateau de Val, sicuramente degno di visita turistica di maggior rilievo e magari con gita in barca sul lago.

Altra splendida giornata con giro completo di una vallata, incrociando brevemente una parte del crinale già visto durante il percorso sul Puy de Sancy.

Percorso altamente panoramico che, partendo dalla Maison de la réserve naturelle (1137 m), ci ha portato in quota percorrendo i saliscendi della cresta e toccando i 1762 m del Puy des Crebasses, i 1785 m del Puy le Cacadogne e i 1854 m del Puy Ferrand, massima elevazione della giornata.

Un pò di nebbia ci ha poi riaccompagnati verso il punto di partenza, scendendo dal lato opposto della vallata. A seguire, visita guidata al castello di Murol.

31/8: LAC PAVIN
Ultimo giorno di trekking e stavolta un pò ci siamo bagnati per davvero! durante tutti i giorni precedenti le previsioni sono state sempre brutte, ma poi il tempo ci ha voluto bene quasi sempre. Stavolta invece ci siamo ammollati un'oretta buona...
Partendo dal parcheggio sottostante al Lac Pavin (1197 m), abbiamo raggiunto il Puy Montchal (1407 m), il vulcano più giovane della Francia, con i suoi 7000 anni.

A differenza dei giorni precedenti, pioggia a parte, il percorso si è svolto prevalentemente nel bosco sia nel tragitto di salita, sia nel ritorno verso il Lac Pavin, dove il tempo è poi migliorato e ci ha permesso di apprezzare i colori del lago.

Successiva breve visita al bel Borgo di Besse, qualitativamente paragonabile alla bellezza di Salers. Un peccato averlo visitato di corsa! Ma la giornata non è ancora finita: visita alla chiesa romanica di Saint Nectaire e al sito delle fontane pietrificanti, dove vengono realizzate opere d'arte con l'aiuto delle acque calcaree di grotta. Come nota di appassionato di formaggi, aggiungo che il Saint Nectaire è pure un formaggio AOC francese.

SALUTI!
Anche per quest'anno è terminata la settimana insieme agli amici francesi. Il bilancio è sicuramente positivo e presto faremo realizzare una grande statua di S.Anne, dato che per l'organizzatrice e coordinatrice Anne del gruppo francese non si può negare l'appellativo di 'santa' per tutta la pazienza dimostrata nel risolvere positivamente anche le problematiche più complesse.
Un ringraziamento a tutti i partecipanti di questa bella settimana, francesi e italiani, e un arrivederci al prossimo anno in Italia, in Valle d'Aosta.
Come nota di diario aggiungo infine che il viaggio di ritorno ci ha permesso di visitare la bellissima Sacra di S.Michele, che domina dall'alto la Val di Susa. Un ringraziamento a Giuliano per aver aggiunto questa bella meta, oltre ad aver coordinato il gruppo italiano per tutta la settimana.
Un saluto

sabato 26 maggio 2012

SICILIA - I MONTI IBLEI


INTRODUZIONE
Dal 12 al 19 maggio il Gruppo GEO si è spostato in Sicilia con una ‘delegazione’ di ben 43 persone alla scoperta dei Monti Iblei, tra le province di Ragusa e Siracusa. Non è la prima volta che il Gruppo si sposta in Sicilia. Negli ultimi 10 anni siamo stati sull’Etna, alle Isole Egadi e due volte alle Isole Eolie, pertanto la regione comincia ad essere abbastanza familiare (meno che per me... prima volta in Sicilia e battesimo del volo!). I nostri capogita Susy e Paolo si sono affidati in loco alle associazioni Zuleima e Kalura di Ragusa che hanno permesso lo svolgimento ottimale di ogni dettaglio del nostro soggiorno. A tale proposito ringraziamo enormemente Anna, Lorenzo, Vanni, Maurizio e Nanni per tutto quello che hanno fatto per noi.

VIAGGIO E SOGGIORNO
Il viaggio aereo è stato interessante poichè il bel tempo e la ridotta presenza di passeggeri ci ha permesso di godere al meglio il paesaggio sottostante da entrambi i lati del velivolo, di salutare le nostre amate Alpi Apuane sia alla partenza che al ritorno e di vedere molto bene tutte le varie Isole sorvolate. Anche troppo bene. Personalmente mi impressionato molto la visione della Costa Concordia a fianco dell’Isola del Giglio.
Il soggiorno è stato sempre a Ragusa Ibla, da cui ogni giorno ci siamo spostati per raggiungere la meta in programma. La città è davvero interessante, anche se purtroppo non siamo riusciti ad approfondirne la conoscenza a causa dello scarso tempo disponibile. Questa sarà un’ottima ragione per tornare in zona ad ammirare le bellezze architettoniche di epoca barocca e le varie specialità alimentari, di cui segnalo ovviamente la pasticceria ma anche, come appassionato di formaggi, il Ragusano DOP, oltre a numerosi altri prodotti tra cui olio, vino e molto altro ancora.

CAVA MISERICORDIA
Quando ho letto il programma della settimana ho pensato immediatamente che la zona fosse ricca di cave, ovvero di luoghi di estrazione minerali o materiali da costruzione. Nella mia ignoranza del dialetto siciliano ho poi scoperto che il termine ‘cava’ ha il significato di valle. Pertanto, tutte le ‘cave’ presenti sul programma hanno riguardato escursioni fatte in diverse giornate alle varie vallate di notevole interesse tra Ragusa e Siracusa. Lorenzo e Anna ci hanno accompagnati da Ragusa alla Cava Misericordia.
Partenza direttamente a piedi da Ragusa Ibla su facile (ma non breve) percorso rigorosamente non segnalato, come la maggior parte dei sentieri da queste parti, per dirigersi poi verso il rifugio romitorio Cava della Misericordia.
Il percorso ha proseguito poi per la campagna ragusana, attraversando alcuni muretti a secco di vecchi confini per complicarsi poi con una ripida discesa fino al fondovalle che abbiamo risalito sul versante opposto.
Davvero interessante il passaggio sul letto del torrente e ancor più interessante la meta presente sull’altra sponda: assaggio di ricotta calda presso l’Azienda agricola di Orazio Iabichino, oltre al Ragusano e altri prodotti e l’immancabile cannolo finale.

MODICA E CAVA ISPICA
Tutte le giornate della nostra settimana siciliana sono state più o meno suddivise in due parti ben distinte: la mattinata di trekking e il pomeriggio da turisti. Solo nell’unico giorno iniziato con la pioggia, le due attività sono state invertite: mattina da turisti a Modica e trekking al ritorno del bel tempo. L’unico lato negativo è stato quello di doversi portare sullo zaino le numerose tavolette del famoso cioccolato acquistato a Modica.
Dopo la visita di questa interessante cittadina (e dopo qualche assaggio...) il tempo è migliorato notevolmente, permettendo l’accesso a Cava Ispica e al suo villaggio rupestre.
Dopo essere scesi fino al fondovalle si arriva velocemente all’accogliente rifugio di proprietà dei nostri amici di Kalura.

TRABACCHE, CAVA SUGHERA, DONNAFUGATA E SCICLI
Giornata intensa! e con numerose mete...
Prima tappa la Grotta delle Trabacche, importante catacomba immersa nella campagna ragusana. Dopo un ingresso furtivo al suo interno si rimane meravigliati dalla sua struttura.
Il percorso a piedi inizia poco più avanti e prosegue per la campagna scavalcando numerosi muri a secco costruiti con grande maestria, fino a portare al meraviglioso castello di Donnafugata.
Più che consigliabile la visita turistica al castello, famoso per aver ospitato alcune riprese cinematografiche. Bello sia l’interno che il parco esterno con l’annesso labirinto.
Non ancora soddisfatti della giornata trascorsa, abbiamo continuato a fare i turisti visitando Scicli, altra cittadina di interesse così forte da far parte del patrimonio Unesco.

VENDICARI, MARZAMEMI E SIRACUSA
Al quinto giorno di permanenza in Sicilia si cambia paesaggio! si passa al mare, con la visita alla famosa Oasi di Vendicari. Il percorso trekking della giornata è iniziato nei pressi della spiaggia di Calamosche, luogo incantevole, dove sarebbe auspicabile un prossimo ritorno per un bagno nelle splendide acque azzurre.
Proseguendo lungo mare spinti da un vento non trascurabile, si raggiunge la tonnara di Vendicari, costruzione nata intorno al ‘600 che ha proseguito la sua attività tra alti e bassi fino allo sbarco alleato in Sicilia, cadendo poi in disuso.
Sempre in tema di tonnare e pescatori, non poteva mancare la visita al paese di Marzamemi, mentre la giornata si è conclusa a Siracusa, dove la maggior parte del gruppo è entrata nel famoso teatro greco per godersi una spettacolo di eccellente qualità. Il resto dei partecipanti ha potuto ammirare le bellezze architettoniche della città

RISERVA DI PANTALICA
Ritornando dal mare alla collina, abbiamo raggiunto Ferla e la Riserva di Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande. Qui troviamo la necropoli di Pantalica, probabilmente la più grande d’Europa. Il percorso a piedi segue le tracce della vecchia ferrovia di Ciccio Pecora, come veniva chiamata la linea Siracusa-Ragusa-Vizzini.
Il tracciato si snoda tra le pareti verticali della valle in un magico paesaggio. Bellissima escursione, immersa in un paesaggio probabilmente atipico nell’immaginario collettivo dei paesaggi siciliani.
Sulla strada di ritorno sosta a Palazzolo Acreide per la visita al famoso anfiteatro

CAVAGRANDE DEL CASSIBILE E NOTO
Purtroppo siamo arrivati all’ultimo giorno di permanenza, che segnala la fine del nostro viaggio in Sicilia. Altra Riserva naturale: la Cavagrande del Cassibile.
Un altro bellissimo sentiero immerso in una interessante gola ove scorrono limpide acque a cui è difficile resistere. Solo il freddo ha limitato il numero dei bagnanti e la durata del gelido bagno.
Il viaggio si conclude nella stupenda cittadina di Noto, famosa per le bellezze architettoniche e anche per l’arte pasticcera.
Inoltre, per un soffio abbiamo mancato la famosa infiorata, presenziando soltanto alla cerimonia di inizio della manifestazione, mentre i capolavori fioriti li avremmo soltanto sognati in volo il giorno successivo, di rientro verso casa.
Un ringraziamento agli amici di Kalura. Torneremo presto a trovarvi.

Un saluto

domenica 15 aprile 2012

Il Monte Amiata

Anche quest'anno riproponiamo una gita insieme al Circolo I Maggio di Sieci, al quale siamo fortemente legati e all'interno del quale si trova la nostra sede. L'anno scorso eravamo stati insieme a Marzabotto e al parco storico di Monte Sole, quest'anno invece tocca al Monte Amiata e ai suoi paesi.
Mentre il gruppo turistico ha seguito la guida del posto, con successiva sosta al ristorante, il gruppo camminatori ha pensato bene di scaricare numerose calorie sul percorso che da Arcidosso porta sulla cima del Monte Amiata, superando circa 1100 m di dislivello in salita.
Dopo qualche difficoltà iniziale nel trovare la prima parte del sentiero, si parte!
Quasi tutto il percorso si è svolto in mezzo a boschi, prima di castagni e poi di faggi, inizialmente su strada sterrata e poi su sentiero, salendo da Arcidosso fino alla Madonna del Camicione e poi a Prato Macinaie.
Gli ultimi 300 m di salita hanno portato i nostri passi, a sorpresa, sulla neve! affondando anche oltre i 30 cm vicino alla vetta.
Ma purtroppo, dopo tante fatiche, la nebbia sulla vetta non ci ha permesso di apprezzare al meglio il panorama presente. Accontentiamoci invece della consueta foto di gruppo.
Alla prossima.
D.G.

lunedì 9 aprile 2012

Cheesetrekking 5°edizione

Pasquetta al caseificio. Anche per il 2012 abbiniamo una giornata di trekking alla visita con degustazione di formaggi e latticini presso un caseificio. Riprendendo il passo da dov'eravamo rimasti a settembre scorso, ci siamo spostati di pochissimo in linea d'aria, rimanendo nel cuore delle crete senesi, ma passando dalla produzione casearia a latte caprino, a quella più consueta in questo territorio del latte pecorino.
L'Azienda prescelta per questa occasione è l'Azienda S.Anna dei F.lli Sanna, situata nel comune di Monteroni d'Arbia, sulla strada che dal Colle Malamerenda porta a Radi.
Ma prima di passare alla descrizione casearia, due parole sul percorso del nostro trekking, o meglio, della nostra passeggiata.
Partenza da Isola d'Arbia, sulla via Cassia, per seguire la stradella sterrata della fattoria di Salteano, sul sentiero 2 della Provincia di Siena. Nonostante il temporale di Pasqua (ieri) e le previsioni avverse attese per i prossimi giorni, oggi è davvero una splendida giornata e, come direbbe De Gregori, 'il verde brillante della prateria, dimostrava in maniera lampante l'esistenza di Dio...'
Passando dalla collina di Collanza alla collina di Poggiarello (CAI n. 501), si prosegue sulla stradella di crinale che permette un magnifico panorama su tutte le colline circostanti e, più in lontananza, sul M.Amiata, la rocca di Radicofani e il M.Cetona, mentre la vista di Siena è pressochè costante in ogni punto.
Scendendo tra i bei calanchi presenti sulla stradella (CAI n. 522) si riprende il sentiero 4 della Provincia di Siena arrivando alla Grancia di Cuna, notevole struttura medioevale con serio bisogno di ristrutturazione.
Al termine della passeggiata di circa 3-4 ore (a passo mooolto tranquillo!) si passa dunque alla parte gastronomica della giornata: il caseificio. Accoglienza direi da Manuale, con Vittoria e famiglia che ci hanno riforniti con tutti i loro prodotti... formaggi pecorini di varia stagionatura e diverso processo produttivo, con particolare evidenza del latte crudo.
Dopo un inizio pasto fatto con gnudi ricotta e spinaci con formaggio fuso, si passa rapidamente al raveggiolo, alla ricotta e pecorino con erbette e agli assaggi di pecorini vari. Poi torta finale e immancabile assaggio di latte crudo munto al mattino.
Come se non bastasse, a queste meraviglie è seguita la prova pratica di caseificazione con realizzazione in tempo reale di una bella formetta di pecorino.
Infine visita all'interno del caseificio e accurata descrizione del processo produttivo. Non ho parole per ringraziare Vittoria e il suo 'staff' per il tempo che ci hanno dedicato e per la cura della preparazione del nostro pranzo. Spero che tutto questo sia un piccolo contributo alla diffusione della cultura casearia e dei sapori veri di questi prodotti.
Arrivederci alla edizione 2013 di cheesetrekking!
Saluti
D.G.


Link alle precedenti edizioni: 2011 - 2010 - 2009 - 2008.