Il giorno successivo ha smesso di piovere, pur rimanendo il tempo grigio, e abbiamo proseguito per l'alta Val Passiria, con vista costante su S. Leonardo e sul Gruppo di Tessa posto sul lato opposto della valle, fino a raggiungere Hochalm (http://www.13rifugi.com/13-rifugi/rif-hochalm/index.html), rifugio magico con il gran cuoco e mitico Franz, che ci ha deliziato con i suoi piatti di alta classe. Per la cronaca il nostro Franz stava terminando la realizzazione di una sauna all'interno del rifugio ed è stato un peccato non poterne usufruire. Qualcuno ha mai visto una sauna in un rifugio posto a quasi 2200 m di quota?
Durante la notte finalmente il sereno! e da qui fino all'ultimo giorno il cielo azzurro non ci ha più abbandonato. Abbiamo ruotato la bussola, passando dalla direzione di marcia est-ovest alla direzione nord, salendo la cima della Guardia Alta (2608 m)
e proseguendo poi fino a raggiungere il Rifugio Monteneve (http://www.monteneve.org/), ex località di minatori con piccolo ma interessante museo dedicato appunto alle miniere sfruttate dal 1200 circa fino a trenta anni fa, e utilizzate per l'estrazione di argento prima e di zinco e piombo poi, fino all'esaurimento. Il rifugio è praticamente un piccolo centro abitato con tanto di chiesetta e offre numerose delizie.
Abbiamo proseguito quindi scavalcando in Val Ridanna e percorrendo il giro dei sette laghi, che consigliamo vivamente a qualunque trekker che si trovi in zona
arrivando quindi al rifugio Vedretta Piana, piccolo gioiello tra i rifugi montani e a un'ora di distanza dal ben più grande rifugio Vedretta Pendente da cui salendo ancora è possibile superare i 3000 m e raggiungere il rifugio Blasi al Bicchiere, quest'anno stranamente chiuso. Noi ci siamo limitati al Vedretta Piana, senza proseguire più su e godendoci il piccolo gioiello tutto per noi (i posti letto disponibili sono solo 10).
Dopo aver riposato ed aver ammirato l'alba sulle acque che dal ghiacciaio formano la testa della Val Ridanna, siamo ripartiti in direzione lago del Forno e da qui in discesa un pò esposta siamo tornati a valle, di nuovo alla civiltà, in quel di Masseria. Prima però una breve sosta in malga per gustare alcuni dei prodotti più tipici della zona: speck e formaggio grigio.
La discesa finale Ridanna passa per le spettacolari gole di Burkhardsklamm, con percorso turistico ristrutturato di recente. Fa impressione la portata d'acqua che passa qualche metro sotto i piedi!
Il giorno successivo è stato interamente dedicato alla visita del museo delle miniere della Val Ridanna (http://www.museominiere.it/it/bergbaumuseen/information/index.asp). Il museo offre vari tipi di visite e noi abbiamo scelto il percorso B, 'avventuroso', di circa 7 ore. La mattina viene mostrato il museo turistico, i filmati di descrizione generale e l'ex stabilimento con tutte le fasi di lavorazione. I macchinari sono tutti ancora funzionanti e vengono attivati per qualche istante durante la descrizione della guida. La mattina prevede anche l'ingresso nella galleria 'didattica' con la ricostruzione dei diversi metodi di lavorazione che si sono susseguiti dal medioevo ad oggi.
La parte più interessante riguarda il pomeriggio quando si viene bardati di tutto punto e come novelli minatori si viene trasportati su a 2000 m all'ingresso della galleria principale da cui, tramite il trenino dei minatori ancora funzionante, ci aspettano ben 3 km di percorso dentro la montagna, per poi proseguire più di un'altra ora a piedi e poi ritorno.
Direi x concludere che è stata davvero un'esperienza unica. Chi è interessato a vedere qualche foto in più (circa 300) non ha altro da fare che venire sabato 14 ore 17 presso la nostra sede, come riportato sul volantino all'inizio del post. Saluti a tutti
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