martedì 14 giugno 2011

CORSICA

La consueta settimana Geo di primavera, stavolta ci ha fatti sbarcare in Corsica, dove, nell'alternanza tra sole e qualche temporale, abbiamo potuto ammirare le bellezze del paesaggio montano e marino. La settimana trascorsa è stata deliziosa, in compagnie delle nostre due luci guida (Paolo e Giuseppe) che ci hanno portato prima nella regione montuosa centrale con base a Corte e, successivamente, nella costa occidentale tra le rosse calanques di Porto.
SBARCO IN CORSICA E L'ARRIVO A CORTE
Il nostro soggiorno è iniziato lunedì 30 maggio per terminare lunedì 6 giugno, dunque otto giorni complessivi, di cui sei utili per le nostre escursioni. Tralascio volutamente ogni descrizione riguardo a Bastia per passare subito a Corte, la capitale storica della Corsica.
Si tratta di una piccola cittadina nella regione centrale dell'isola, vicina alle maggiori cime montuose quali il Monte Rotondo e, un pò più distante, il Monte Cinto. Teniamo presente che si tratta di cime intorno ai 2700 m e dunque i percorsi trekking sono a tutti gli effetti percorsi d'alta quota paragonabili alle Alpi.
A Corte abbiamo trascorso ben cinque giorni, spostandoci ogni giorno verso destinazioni relativamente vicine, come sarà descritto diffusamente più avanti. Data la difficoltà dei percorsi, non tutti hanno partecipato assiduamente al programma, preferendo pause di carattere turistico che certamente su quest'isola non mancano. Tra l'altro è possibile spostarsi facilmente da Corte anche utilizzando il treno.
Il gruppo complessivamente è stato di 36 persone più le due guide e una 'povera ragazza francese' del gruppo Amicale Laique di S.Genis Laval, con il quale siamo gemellati da dieci anni e che ringrazio per la foto di apertura e per la foto del lago di Melo.

LA VALLE DELLA RESTONICA
Il primo giorno utile per il trekking purtroppo non ci ha voluto molto bene. Partenza con tempo grigio e poi acqua a catinelle! davvero un peccato dato che le mete erano davvero interessanti: il lago di Melo e il lago di Campitello.
La bellezza della valle si nota già risalendola in auto, con un paesaggio di carattere alpino e quote vicine ai 2000 metri. Dato che belle foto non ne sono venute fuori, inserisco questo link.
Dopo una mezzoretta circa di cammino, la pioggia ci ha fatto capire che poteva essere anche il caso di tornare indietro. Il grosso del gruppo ha comunque raggiunto la prima meta (lago di Melo) e un gruppo di irriducibili ha eroicamente raggiunto anche il lago di Campitello.
Chi è rimasto ad attendere a valle ha potuto comunque ammirare la bellezza del paesaggio e della flora durante le pause di asciutto.
Davvero un peccato per questo inizio di trekking che ha comportato delle difficoltà aggiuntive per tutti, dato che si tratta comunque di un percorso di montagna che con il terreno bagnato non è così banale. Sarà un motivo per tornare in futuro!

LA VALLE DEL TAVIGNANO
Per riposarsi un po' dalle fatiche e difficoltà del giorno precedente, per il secondo giorno di trekking è stato scelto un percorso più facile e qui il tempo ci ha voluto bene.
Una bellissima giornata per risalire il torrente tra pareti di roccia ben note agli appassionati dell'arrampicata.
Le gole sono davvero interessanti ed il torrente è l'ideale per trascorrere una giornata di relax con eventuale bagno refrigeratore.
E che c'è di meglio, dopo una giornata così, che farsi una bella birra? qui tra l'altro si trova la famosa Pietra, birra a base di castagna.

IL LAGO D'ORIENTE
Un'altra bellissima giornata di sole in alta quota, con partenza di nuovo dalla valle della Restonica, più in basso rispetto al percorso precedente, ma per salire poi più in alto! anzi, il programma iniziale era di arrivare al M.Rotondo, con ben 1600 m di dislivello in salita. Ci siamo invece fermati a 'soli' 1100 m di dislivello con stazionamento sul lago per pranzo e siesta.
Ma andiamo per gradi. La salita parte subito piuttosto ripida, per fortuna risalendo le ombre del bosco, per scoprirsi poi più in alto tra i prati montani.
Appena il sole comincia a farsi sentire, la fatica aumenta in proporzione, ma senza dubbio lo spettacolo che il Lago d'Oriente offre è di rara bellezza che ripaga i suoi visitatori.
Dai 2061 m del lago si può ammirare la vetta del M. Rotondo (2622 m), che generalmente si sale con l'ausilio dei ramponi. Ma le fatiche sono state giudicate già sufficienti all'unanimità e dunque abbiamo preferito rimanere al lago a meditare, prima di riscendere a valle.
Direi che probabilmente la salita al Lago d'Oriente è stato il percorso più bello di tutta la settimana.

L'ARCO DEL TAVIGNANO
Anche la Valle del Tavignano ha meritato una seconda visita, stavolta con una impegnativa salita fino al celebre Arco in testa alla valle. Sarà stato forse per l'umidità della giornata presente già nel primo mattino, ma il tratto di salita da Corte fino all'inizio del bosco, ovvero circa 500 m di dislivello, sono stati davvero massacranti.
Dopo un ultimo sguardo a Corte dall'alto, si gira sul versante opposto entrando nel bosco, dove la salita prosegue ombreggiata e meglio sopportabile. Tra l'altro il tempo ha cominciato un pò a cambiare e vari tuoni cominciavano a farsi sentire, anche se poi ci siamo salvati e il temporale c'è stato solo qualche km più in la della nostra posizione.
Anche in questo bel percorso abbiamo dovuto faticare per circa 1000 m di dislivello e, in qualche breve tratto, utilizzare anche le mani per superare alcuni passaggi.
Finalmente, tante fatiche vengono ricompensate con la vista dell'Arco, opera d'arte naturale davvero suggestiva.

CAPU ROSSO
A questo punto ci spostiamo dal centro Corsica verso la costa occidentale, nella zona di Porto, con un primo percorso completamente vista mare. La meta: Capu Rossu. Il percorso un po' piu' tranquillo dei due giorni precedenti, ma comunque faticoso per il caldo e per i circa 500 m di salita, tutti concentrati nel tratto terminale.
La salita permette di apprezzare la particolare colorazione rossastra della roccia e il contrasto con l'azzurro del mare, in un'altra bella giornata di sole che, come il giorno precedente, minacciava il temporale molto vicino alla nostra posizione.
Dalla vetta si apprezza molto bene tutta la costa circostante e le diverse sfumature di azzurro che il mare ci regala. Sulla cima, la torre genovese domina tutto il paesaggio intorno e fornisce un punto di osservazione privilegiato al visitatore.

CAPU D'ORTU
Nell'ultimo giorno di trekking il meteo è tornato alle condizioni del primo giorno, ovvero acqua! ma non subito... dopo qualche ora di cammino, ovviamente.
Dato che i percorsi fatti durante la settimana sono stati piuttosto impegnativi, la percentuale di partecipanti effettivi si è progressivamente ridotta giorno dopo giorno, fino a raggiungere il minimo proprio in questa occasione. Effettivamente anche questo percorso era abbastanza faticoso, ma il tempo inclemente non ci ha permesso di raggiungere l'obiettivo prefissato.
Perlomeno la pausa pranzo abbiamo potuto farla all'asciutto! ma dopo, per più di un'ora, non si è visto altro che acqua a scroscio e grandine... peccato!
Il percorso era davvero interessante, gran parte con vista mare, partendo dalle calanques della strada costiera, fino ad avere una vista quasi aerea della costa sottostante. E che dire delle rocce... quasi fossero ricamate dal vento.

ULTIMO SALUTO: PORTO
Per concludere, come non inserire qualche immagine di Porto, dove abbiamo trascorso due giornate davvero interessanti, in una località più piccola e turistica rispetto a Corte. Il paese non ha una storia significativa alle spalle, poichè l'unica costruzione antica è la torre genovese che guarda il mare. Per il resto ci sono quasi esclusivamente alberghi, negozi e ristoranti.
La costa attorno a Porto è molto conosciuta per le calanques di roccia rossa che fanno da contorno alla strada costiera e che rendono il paesaggio davvero unico.
Qua e la per la strada, dove qualche rara apertura permette di scendere sul mare, è possibile trovare dei meravigliosi angoli di spiaggia per fare bagni da sogno.
E qui, con un bel tramonto visto dalla piazzetta di Porto, finisce finalmente questo racconto, che ha sfidato fin troppo la pazienza dei (rari!) lettori del blog.
Vorrei ringraziare in particolare Paolo e Giuseppe per la pazienza con cui hanno diretto la nostra settimana alla scoperta della Corsica, sperando in futuro di tornare per una esplorazione più profonda.
Un saluto.
D.G.